Azadi! by Alessia Piperno

Azadi! by Alessia Piperno

autore:Alessia Piperno [Piperno, Alessia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2023-08-02T12:00:00+00:00


«ATHENAAAAAAAAAAAAAAAA!»

Le urla di Nahid mi strappano a un sonno profondo, facendomi saltare in aria. Mi sfrego gli occhi, metto le lenti a contatto e vedo Nahid accovacciata in un angolo della cella, con la testa tra le mani.

«ATHENAAAAAAAAAAAAAAAA!» continua a urlare.

Mi avvicino a lei e le stringo la mano. Il suo viso è infuocato, gli occhi bagnati dalle lacrime, le gambe tremanti al petto.

«Nahid, andrà tutto bene. Sono certa che rivedrai presto tua figlia» le mormoro accarezzandole la mano.

«Io dieci giorni qui! Io voglio figli!» grida nel suo inglese stentato.

«Lo so, Nahid. Ma hai visto? Jasmine e Minoo sono state liberate. Prima o poi libereranno anche noi!»

Questa è la mia speranza, il mantra che mi ripeto ogni singolo giorno. Nahid singhiozza senza controllo. La guardo in volto e mi chiedo se i suoi figli le assomiglino.

Mi sforzo per non piangere anch’io e per regalarle un minimo di conforto. Ma, dentro di me, c’è un mondo che esplode.

È come se avessi il cuore diviso in due, con un dolore silenzioso dentro il petto.

Nahid trascorre la maggior parte della giornata a dormire, rimanendo sveglia di notte per leggere il Corano. Tra queste mura, l’unica possibilità di assaporare la libertà è nei nostri sogni.

Un picnic con la famiglia, una passeggiata mano nella mano con la persona amata, il posto più bello che abbiamo visitato, una risata con gli amici in riva al mare, un viaggio in una terra lontana. Solo nei nostri sogni proviamo un pizzico di sollievo, cavalcando l’onda della libertà, dove ci sono la luce, i tramonti e i gabbiani.

Il problema, poi, è il risveglio.

Le mura di cemento ci ricordano dove siamo, il cielo nascosto dietro un telaio laminato sembra irraggiungibile. Mentre il mondo, là fuori, va avanti anche senza di noi. Il sole continua a sorgere, i chioschi continuano a vendere i loro kebab, si festeggiano compleanni e matrimoni, gli aerei continuano a volare e i gabbiani attraversano nuovi cieli.

Tutto prosegue, mentre noi siamo qui, ferme.

Un orologio invisibile ticchetta dentro di noi, ma non al ritmo della libertà, bensì alla cadenza della prigione. Risveglio, tazza di tè, passeggiata per andare al bagno, pianto, interrogatori, chi viene e chi va.

Questo è il ritmo della prigione: porte che si aprono e porte che si chiudono.

Questo è il nostro mondo, la nostra nuova vita.

«Parlami di tua figlia Athena…» dico alla mia compagna.

Nahid conosce solo poche parole di inglese, ma con l’aiuto di alcuni gesti mi descrive una bambina di sei anni, che la mattina va a scuola e nel pomeriggio raggiunge la mamma alla maison.

È una bambina molto golosa, e adora la torta al cioccolato che Nahid le prepara.

«Lei grande» sussurra Nahid, accennando un leggero sorriso.

Non capisco cosa intenda dire, al che Nahid gonfia le guance.

«È paffutella?» le domando.

«Sì!» afferma, aggiungendo che deve nascondere i dolci in casa, altrimenti Athena se li mangia tutti.

Mentre mi racconta di sua figlia, sul suo volto si è accesa una luce, nonostante le lacrime.

Nahid mi parla anche di Mohammed, il maggiore, e di Fatma, la figlia dodicenne, ma capisco che, in qualche modo, il rapporto che ha con Athena è speciale.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.